Papa Francesco, Christus vivitEsortazione apostolica 
postsinodale ai giovani e a tutto il popolo di Dio,
(25 marzo 2019, Solennità dell’Annunciazione del Signore, n. 1)


È una grave responsabilità, per il cristiano che è chiamato a vivere la risurrezione di Cristo, tradurre la realtà della sua fede nel Risorto nella quotidianità della sua vita, nei gesti umani di ogni giorno. Più che mai il cristiano è chiamato a rendere conto della sua fede, a tradurre la realtà della risurrezione di Cristo nel quotidiano, confessandola non a parole, ma con la vita vissuta, con il suo impegno, con una vita significativa, con la sua speranza nel momento in cui l’uomo, in un mondo sempre più complesso, s’interroga sulla sua identità umana, nel momento in cui vuole con forza – a volte con violenza – essere riconosciuto e più ancora essere amato come creatura umana. 
Raymond Johanny, Le sens de la Résurrection (1971, p. 84)


Pasqua di Risurrezione 2019

per Maria di Magdala

Forse la notte ha perduto la sua cetra
lungo i muri di quella grotta
ove sfilano i volti come ombre ferite,
una folla sommersa nell’anonimato della fede, 
di strade cieche e di finestre chiuse:
dove vive qui la musica della vita 
nella tempesta del silenzio? Ed ecco,
dalla parola dell’aurora, scatta
la fine della notte: «Maria, sono risorto, e tu
va’ dai miei fratelli e annuncia loro:
salgo al Padre mio e al Padre vostro,
al mio Dio e Dio vostro» (Gv 20,17).
L’amore ha fallito in noi, ma non in questa donna,
non peccatrice, dall’intrepida fedeltà
e dalla fede senza difetti,
apostola e testimone di quel grande annuncio
che oggi tutti ripetiamo, uomini e donne, 
nell’ora fiorita
dall’Alleluja per la salvezza della nostra
speranza, un canto eterno
di là dalle nostre croci e dal nostro smarrimento. 


buona santa Pasqua dalla Comunità di San Leolino

 

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